Tre incidenti nell’estate 2012 sarebbero stati pilotati da due “registi”. L’organizzazione poteva contare anche su avvocati e medici compiacenti

Avevano indetto anche delle riunioni collettive per spiegare il copione ai loro attori. Prima lo schianto, poi il dolore simulato (o comunque ingigantito). Una truffa unica nel suo genere, se non altro per il numero di persone indagate: trentuno. Tra loro disoccupati, liberi professionisti e anche tre minorenni, portati anche loro dai genitori sull’autobus Actv che di lì a poco si sarebbe schiantato. Desiderosi magari di intascarsi qualche soldo in più. Per ora nessuna misura cautelare, ma gli accertamenti proseguono.
“ACCERTAMENTI SU ALTRI INCIDENTI” – VIDEO
I carabinieri del nucleo investigativo di Venezia, infatti, hanno ricostruito con certezza che tre incidenti nel giro di poco più di un mese tra luglio e agosto 2012 erano in verità stati pilotati. I feriti, poi, grazie a due studi medici privati compiacenti mestrini (in…
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